Il viaggio 30 gennaio – 13 febbraio 2024
All’inizio dell’anno dal 30 gennaio al 13 febbraio del 2024 Flaminia, la presidente, e Emiliano, esperto in manutenzione di immobili che fungeva da volontario, si sono recati a Chitima seguendo l’itinerario che è diventato abituale in questi ultimi anni: Roma- Maputo (con scalo ad Addis Abeba) – Tete (con pernottamento) – Chitima. I soci e gli amici del Viveiro sono stati informati con la lettera che riproduciamo qui di seguito e che volentieri condividiamo con chi segue con interesse la vita del nostro Centro.
Cari soci e cari amici del Viveiro,
una cosa è certa, febbraio non è il mese adatto per andare a Chitima. Stagione delle piogge, se ci sono fanno straripare fiumi e fiumiciattoli, se non ci sono ti tengono in ansia perché … non ci sono; i quindici giorni scarsi che con Emiliano abbiamo trascorso a Chitima sono stati senza pioggia, ma dal momento che precedentemente ne era caduta in abbondanza, benché tutto fosse verde e quindi molto piacevole alla vista, il caldo, intenso, era molto umido, i serpenti circolavano più liberamente perché nascosti dall’erba alta e le zanzare, che al Viveiro non avevo mai visto prima, ci ronzavano intorno in grande quantità…
Il fatto di essere andati in un periodo non abituale era dovuto alla disponibilità di Emiliano che
desiderava conoscere la realtà del Viveiro e dedicarsi a lavori di manutenzione che sono la sua
specialità, una specialità laggiù poco praticata. Questo obiettivo della missione è stato raggiunto.
Comperati attrezzi di base mancanti (scala a libretto, flessibili, portalampade, lampadine ecc.), Emiliano si è dedicato ad aggiustare porte, scarichi di WC, migliorare l’illuminazione, creare passaggi per la carrozzina di Tomé che gli consentano di muoversi da solo senza dover impegnare dalle due alle tre persone (e le loro schiene!) per sollevarlo, oltre che sistemare la rudimentale cucina per evitare ore di “accucciamento” da parte delle cuoche. Insomma, Emiliano ha cercato di istruire Soras, il lavoratore più adatto (che ha beneficiato delle scarpe antiinfortunistica) e il piccolo Sidik, nipote di Lucia e Tomé, allievo modello e depositario degli attrezzi più preziosi lasciati a Chitima per essere ritrovati in occasione di una prossima visita.
Il secondo e più importante obiettivo era quello di fare visita alle ragazzine e ragazze che vivono al Viveiro. Quando siamo ripartiti erano 11 ma poco dopo la nostra partenza l’assistente sociale del comune di Chitima ci ha chiesto di accogliere Leandra, protagonista quattordicenne di una vicenda tristemente scabrosa, come purtroppo lo sono altre ragazzine del gruppo. Alcune fra di loro le conosciamo già da anni: Paciencia, che ha 17 anni ed è praticamente cresciuta al Centro dove è entrata a circa 8 anni, dopo la morte del papà, Sara e Fatima, zia e nipote, secondo le originali parentele africane, Amina, aspirante cuoca, e Esperança, che pure abbiamo conosciuto nel 2022 e che promette bene riguardo allo studio e anche all’eleganza. Abbiamo poi fatto amicizia con le ragazzine entrate da poco, Judite, che ha trovato rifugio al Viveiro in provenienza dalla regione di Angonia, Anatercia e Cristina e, infine, con le tre vivaci piccoline, Pamela, Tendai e Alexia. Le abbiamo trovate tutte con un buono spirito, allegre e felici di ricevere visite e regaletti, gli occhiali da sole e altri accessori (astucci e braccialetti) hanno riscosso grande successo. Paciencia ed Esperança, fra l’altro, ci hanno presentato due rapporti delle attività complementari (“o complemento da formação integral da rapariga neste Centro”) molto ben redatti, con tanto di prima nota delle vendite del negozio, di proprietà del Viveiro, del mese di gennaio, mese di vacanza che hanno trascorso comunque al Centro e in cui si sono dedicate al commercio.
La scuola è ripresa proprio alcuni giorni dopo l’arrivo di Emiliano e mio a Chitima e devo dire che abbiamo avuto conferma di quanto l’offerta scolastica lasci a desiderare mentre abbiamo preso coscienza della fatica che le nostre ragazzine devono affrontare per istruirsi, soprattutto all’inizio dell’anno scolastico. Infatti, gli orari sono suddivisi su vari turni cosicché a tutte le ore ce n’è sempre qualcuna che parte e qualcuna che torna, i professori ci sono e non ci sono e i supplenti non esistono, inoltre la maggioranza degli edifici scolastici si trova a circa mezz’ora di cammino da casa mentre un distaccamento delle secondarie, frequentato dalle più grandi, si trova ad un’ora di distanza (un’ora e mezza per me). Per almeno la prima settimana tutte le ragazzine devono effettuare questi percorsi quattro volte al giorno perché uno degli spostamenti è dedicato ad andare a tagliare l’erba alta dei giardini che circondano i fabbricati dove in quest’epoca dell’anno si nascondono i serpenti (!) e a pulire le classi, il tutto sotto un sole cocente: durante il nostro soggiorno la temperatura ha raggiunto i 45 gradi con alto tasso di umidità...
In questa foto, scattata alla fine della Messa, le ragazze sono con due dei loro professori (i migliori): il Prof. Alficha, che insegna matematica ed è eccellente ballerino e animatore della parrocchia e il Professore d’inglese, dalla pronuncia perfetta, che ricopre spesso il ruolo di accolito.
Per fortuna il week end è un’istituzione anche a Chitima e, oltre alla partecipazione alla Messa, all’istruzione religiosa, ricevuta ma anche offerta dalle nostre più grandi ai bambini della parrocchia e di una comunità vicina, c’è lo svago offerto dalla proiezione di un film il sabato sera, il gioco del calcio (formazioni miste femmine e maschietti del vicinato) la domenica pomeriggio e, ogni tanto, il bagno in piscina.
Per quella zona del Mozambico è veramente una situazione privilegiata, abbiamo, infatti, potuto fare il confronto con un’iniziativa simile gestita da P. Alberto e P. Manolo a Songo dove gli spazi a disposizione di una quindicina di bambini sono costituiti da uno unico stanzone con letti a castello, una sala da pranzo e un cortiletto (affrescato, però!).
Fra le varie attività formative che fiancheggiano l’educazione scolastica, oltre alla cura di piante ed animali che viene assegnata ad ogni bambina e ragazza, con l’arrivo della signora Rosa che dall’inizio dell’anno è stata assunta per aiutare Dona Lúcia, è stata nuovamente incentivata l’attività sartoriale che in Africa costituisce ancora un valido sbocco lavorativo. Nella foto Rosa è al centro fra Anatercia e Pamela.
Infine, un accenno ad un capitolo importante ma appena agli inizi che costituiva un ulteriore motivo per la nostra missione. In vista di un parziale auto-sostentamento del Centro di Chitima abbiamo preso contatti per una eventuale trasformazione della nostra azienda agricola in una scuola di agraria molto necessaria per la zona. Le rette degli studenti si assommerebbero ai prodotti del Viveiro, che, opportunamente potenziati e commercializzati, potrebbero coprire, nel tempo, anche il mantenimento delle ragazzine e la spesa per gli stipendi dei nostri lavoratori: i pastori, addetti all’allevamento dei numerosi capretti, bovini, maiali (somiglianti piuttosto a cinghiali) e svariati conigli, galline, polli e…piccioni, i contadini che si occupano del nostro grande orto, del frutteto e della coltivazione del miglio e le tre guardie necessarie per far fronte al problema della sicurezza (ladri e serpenti).
In vista di questa possibile trasformazione – la cui realizzazione è prevedibile abbia tempi africani (ma non è detto!) - abbiamo preso contatto con il Governatore provinciale, massima autorità della zona, con il Responsabile dell’educazione tecnica della provincia, mentre abbiamo parlato più volte con il Dott. João, veterinario provinciale, che viene molto spesso al Centro per consultarsi con il Sig. Tomé. Tutti appoggiano molto l’idea della scuola di formazione professionale e hanno promesso ogni possibile collaborazione (di tipo essenzialmente burocratico…)
In questa foto i collaboratori del Viveiro al completo, compresi dona Lucia, il Sig. Tomé, Rosa e dona Acacia addetta alla cucina, alle pulizie e importante aiuto alla supervisione.
Molto altro ci sarebbe da raccontare di quella piccola porzione di Paese in cui lo sviluppo fa fatica ad ingranare, sotto l’aspetto culturale, sociale, politico e religioso e sulle difficoltà quotidiane. Queste ultime si sono purtroppo moltiplicate subito dopo la nostra partenza con la rottura della pompa del pozzo, proprio la sera prima che lasciassimo Chitima, e il furto, la settimana scorsa, di buona parte dei cavi elettrici (furti molto frequenti in zona). A tutto questo i nostri amici fanno fronte, oltre che con un generatore di corrente (speriamo che regga!), con ammirevole forza d’animo, una buona dose di fatalismo ma anche, se non soprattutto. con l’aiuto che grazie a voi, soci ed amici, l’Associazione continua ad offrirgli. Ne sono ben consapevoli e mi hanno chiesto, tutti, ragazzine, personale e responsabili di esprimervi la loro profonda riconoscenza. Até à próxima!
Grazie di cuore anche da parte di tutto il Consiglio Direttivo e mille auguri di Buona Pasqua !!
25 marzo 2024
ULTIMISSIME DA “O VIVEIRO” CHITIMA
Vi presentiamo una futura Cordon Bleu ! Chi l’avrebbe detto? Ma ecco che tra le giovani ospiti di “O Viveiro” spunta una futura Chef! Con orgoglio Dona Lúcia, Direttrice del Centro, ha voluto condividere con i sostenitori di “O Viveiro” le foto di Amina e del suo ciambellone a quanto pare riuscito benissimo. Oltre a frequentare regolarmente la scuola, Amina sta seguendo un corso di cucina e ci farebbe piacere che un giorno possa svolgere questa attività, la sua passione, in modo produttivo chissà forse in un ristorante! Complimenti Amina! Continua così, saper cucinare è un grandissimo dono e del tuo hanno goduto i visitatori italiani nel Settembre scorso! Che tu possa sempre esercitarlo con spirito di generosa condivisione. Pubblicheremo altre foto facendo venire l’acquolina in bocca a tutti.
Notizie anche da una ex ragazza del Viveiro, Emaculada. La sua è una piccola success story che proponiamo con piacere. Qualche settimana fa Emaculada ci ha fatto arrivare un whatsapp mettendoci al corrente della sua vita attuale. Scrive: “qui da me va tutto bene, per grazia di Dio. Mi sono sposata e ho avuto una formazione da infermiera, ho una bambina e ho trovato un buon marito (infermiere anche lui). Non ho niente di cui lamentarmi, lui mi tratta bene e soprattutto ci rispettiamo l’un l’altro, insomma, sono felice”. Quando era al Viveiro Emaculada si dedicava ai capretti ed era di grande aiuto ai pastori, ora è passata ad aiutare le persone malate. Speriamo che il suo esempio sia di incoraggiamento alle altre ragazze!
La morte di Papa Benedetto XVI il 31 dicembre scorso ha suscitato notevole impressione e dispiacere anche presso i nostri amici del Viveiro. Abbiamo ricevuto parole di cordoglio da Dona Lúcia e da Tomé che ci hanno inviato le foto in cui appaiono in piazza S. Pietro insieme al Papa che aveva appena benedetto la statua di Maria Madre di Dio, che si trova nella chiesa del Centro, e il progetto stesso. Abbiamo sentito tante volte dire dai nostri amici, nei momenti di scoraggiamento, che il Viveiro andrà avanti perché è stato benedetto da Papa Benedetto XVI! Vi proponiamo una di queste foto, anche se di qualità meno che mediocre…
12 Febbraio 2023
BELLA NOTIZIA DI FINE ANNO
Uno dei migliori amici di “O Viveiro” il nostro padre Costantino è stato nominato Vescovo, Congratulazioni a Sua Eccellenza!!!
Dal 13 dicembre 2022 il missionario comboniano P. António Manuel Bogaio Constantino, è vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi di Beira, capitale della provincia di Sofala, nella regione centrale del Mozambico, e quarta città per popolazione dopo Maputo, Matola e Nampula. Il nuovo Vescovo Ausiliare, originario di Tete, è stato ordinato sacerdote il 13 giugno 2001 proprio a Beira ed è stato finora Superiore provinciale dei Missionari Comboniani del Cuore di Gesù (dal 2016) e presidente della Conferenza dei religiosi in Mozambico (dal 2018).
Dopo aver compiuto il prepostulato presso i Missionari Comboniani a Nampula e aver frequentato il seminario a Matola, ha svolto il noviziato in Uganda. Il 10 maggio 1997 ha emesso i primi voti a Kampala e successivamente ha conseguito il Baccalaureato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Dopo la sua ordinazione (dal 2001 al 2007) si è laureato in giornalismo a Madrid, in Spagna.
Tra gli incarichi ricoperti, quello di collaboratore della rivista dei Missionari Comboniani in Spagna Mundo Negro e redattore della rivista Vida Nova. Tornato in Mozambico è stato parroco di Anchilo, nell’arcidiocesi di Nampula, e collaboratore presso il Centro Catechistico di Anchio (2008-2011), parroco di São João XXIII a Chitima e di Santa Maria in Mucumbura, nella diocesi di Tete (2011-2016).
Mentre era a parroco di Chitima, padre Costantino ha stretto amicizia con i direttori del Centro di accoglienza “O Viveiro” con noi a Roma, soci e membri del Consiglio
Direttivo e non ci ha mai abbandonati. E’ sempre un piacere rivederlo a Roma, intelligente pieno di soluzioni pratiche, sguardo rivolto al futuro, una figura centrale nella vita di “O Viveiro” .
Eccellenza, Mons. Costantino, continui a ricordarsi di noi ! Le mandiamo i nostri più sentiti auguri per la sua nuova attività pastorale.
Roma, 1 gennaio 2023
Attività autunnali
L’Associazione O Viveiro Roma ha avuto un autunno attivo.
A Carpineto, successo sia dell’abituale pranzo a casa della consigliera Maria Luisa Prosperi Mangili, dove il pranzo preparato dalle signore dello storico paese ciociaro è stato come sempre fa-vo-lo-so, sia dei mercatini di Natale organizzati alla Corte Coppedè il 19 novembre e presso la Basilica di S. Maria degli Angeli il 3 e 4 dicembre. Nonostante le circostanze avverse, clima e domenica ecologica(!), abbiamo registrato un esito positivo.
27 Dicembre 2022
Ritorno a Chitima
28 Settembre - 10 Ottobre 2022
Cronaca di un ritorno nei luoghi tanto amati.
Finalmente a Chitima!
Fra le altre sue nefande conseguenze, la pandemia di COVID ha causato anche una battuta d’arresto nelle visite dell’Associazione romana al Centro O Viveiro. Una battuta d’arresto che ci è pesata molto! Finalmente, il 28 settembre un gruppetto composto da Flaminia, Edoardo e Gianluca è partito alla volta di Chitima. Il viaggio è macchinoso, una sosta per cambiare aereo ad Addis Abeba, una nella capitale Maputo, al Sud del Paese, per prendere un aereo delle Linee Aeree Mozambicane (LAM) e riguadagnare il Nord atterrando a Tete - a 140 km. da Chitima - , una notte al Motel Tete, sulle rive dello Zambesi e l’arrivo, il giorno successivo, al Viveiro dopo una visita alla Missione di Boroma. Stesso tragitto al ritorno con un viaggio durato dall’8 al 10 Ottobre avendo aggiunto una notte a Maputo per un rapido giro nella città. Con un Power Point che abbiamo preparato, e che potrete vedere appena sopra questo testo, abbiamo cercato di raccontare anche visivamente quello che abbiamo vissuto. Gianluca, neofita in questo genere di esperienze, ha sintetizzato le sue impressioni nelle quali si rispecchiano anche quelle degli altri viaggiatori. Leggete cliccando qui!