dalla redazione di Roma
Marzo 2022
Nel post precedente abbiamo menzionato il decimo compleanno dell'associazione e rievocato - anche con qualche bella fotografia - i numerosi passi compiuti in questo lungo periodo di progettazione e costruzione. Questo post riporta invece le valutazioni, i commenti che i vari soci hanno voluto offrire in occasione di questo - per noi - così importante anniversario.
E’ un tempo funesto, un tempo di guerra, quello in cui ci stiamo dedicando a riflettere sul significato di quanto è stato realizzato al Viveiro in questi primi dieci anni di vita effettiva del Centro. Ciononostante, questa riflessione è necessaria perché le questioni che chiamano in causa la giustizia - nel nostro caso quella che tenta di contrastare la mancanza di opportunità per un gruppo di ragazzine e giovani donne mozambicane – rimangono cruciali, così come rimane cruciale uno dei “compiti essenziali” per noi italiani, anzi, per noi europei, quello dello sviluppo del Continente africano.
Pensando a questi dieci anni, così ricchi di avvenimenti positivi e di successi, così come di difficoltà non prive di delusioni, credo di poter individuare il mio sentimento in quello della gratitudine: ho ricevuto più di quanto non abbia dato. Un sentimento, credo, condiviso da chi ha avuto la possibilità di seguire più da vicino le vicende del Viveiro e conoscerne alcuni dei suoi protagonisti. Ho ricevuto tanto sul piano intellettuale potendo fare esperienza concreta e di prima mano di alcuni meccanismi dello sviluppo, almeno in quella piccola poverissima porzione di Africa, di conoscere la cultura di quei luoghi, di conoscere la storia del Mozambico così come ce la racconta il Signor Tomé. Ho ricevuto tanto sul piano umano e dei sentimenti, grazie all’accoglienza ricevuta ogni volta che sono andata a Chitima, all’affetto delle ragazzine, alle loro preghiere per tutti i membri dell’Associazione, all’aver portato a termine, molte di loro, gli studi secondari, e anche grazie all’aver assistito alla capacità di resistere alle avversità, e di saperlo fare con il sorriso, da parte di tutta la comunità locale. Ho ricevuto tanto sul piano della fede: il completo abbandono nelle mani di Dio con il quale il Signor Tomé ha fatto e fa fronte alle molteplici malattie e il condividere la stessa visione della vita, nata da un comune sentire cristiano, oggetto di tante conversazioni con Dona Lúcia, sono per me un arricchimento continuo. E infine, noi tutti abbiamo avuto ed abbiamo tanto da tutti i soci e gli amici del Viveiro: il costante e indispensabile sostegno economico e quello non meno necessario dell’amicizia! Grazie!
Flaminia Giovanelli
Celebriamo, con un po’ di ritardo, il decennale del Centro O Viveiro di Chitima, la cui progettazione era peraltro avviata già da tempo, tanto che è dalla fine del 2006 che il nostro legame con questa piccola e depressa zona del Mozambico si era andato consolidando, principalmente nel rapporto con la coppia di Lucia e Tomé Adamo, già autonomamente operanti nell’aiuto di bambine e ragazze in difficoltà della loro regione. Tante energie sono state profuse per far sì che il Centro di Chitima, gemellato con quello di Roma, partisse e muovesse i suoi primi passi. Tante persone sono state coinvolte e ci hanno dato il loro aiuto generoso in varie forme, sostegno economico, idee, organizzazione, partecipazione ai viaggi in loco. Come si può vedere leggendo il sito, il traguardo forse più importante che abbiamo raggiunto in questi anni è stato quello di assicurare che il Centro mozambicano acquistasse una sua fisionomia precisa, si consolidasse in un’iniziativa solida e, speriamo, con l’aiuto di Dio, duratura ed efficace. Ma qui vorrei ribadire che il contributo di coloro che seguono la vita e le vicende del progetto, è, per chi se ne occupa più direttamente, prezioso e che l’interesse e l’affetto che ciascuno di voi testimonia nel continuare a seguirlo è uno dei motori che ne assicurano la sopravvivenza. Grazie a tutti per questo.
Gabriella Cotta
O Viveiro onlus, O Viveiro Tete a entrambe le associazioni un ringraziamento vivissimo per 10 anni di solidarietà, di condivisione, di amicizia tra tutti noi, presidente, consiglieri, amici in Mozambico e soci tutti. Una fonte inesauribile di idee, di creatività, di attività, i risultati ci sono e dobbiamo continuare su questa strada per altri 10 anni! Saluti a tutti!
Annamaria (Muni) Puri Purini
Dodici anni fa mi chiesero aiuto per avviare l’attività di O Viveiro Onlus, data la mia esperienza pregressa. Accettai volentieri perché si trattava di bambine, le più svantaggiate nel mondo. Avviare l’attività di una Onlus è sempre difficile, ma il fine era importante. M’impegnai con entusiasmo ed amore per quelle creature meno fortunate. A distanza di questi anni aver contribuito alla realizzazione di un sogno che sembrava utopico, mi riempie di gioia, perché ha arricchito la mia vita. Eravamo sette donne, ne conoscevo solo una. E’ stato un bellissimo incontro, rimanendo sempre unite nel perseguire lo scopo, anche se talvolta con opinioni diverse. Ne è conseguita un’amicizia solidale e profonda, che fa parte della mia vita come le bambine del Centro di O Viveiro a Chitima.
Marina D'Andrea Pavone